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 News 2010
 
   

Presentata la candidatura a Geoparco
La documentazione è in viaggio per Digne les Bains (Francia)

Il Consiglio direttivo ha approvato ieri il dossier di candidatura alla Rete Europea e Globale dei Geoparchi, che svolge la propria missione di salvaguardia e promozione del patrimonio geologico sotto gli auspici dell'Unesco. Non è soltanto una lunga ed articolata relazione di 50 pagine in lingua inglese, per descrivere il valore della geodiversità del Parco delle Apuane ed illustrare le attività svolte e quelle in programma nel prossimo quadriennio.La documentazione comprende anche le schede di rilevamento di 55 tra i maggiori geositi del territorio, insieme alla Carta inedita, in scala 1:50.000, che localizza il complesso dei 253 siti di interesse geologico individuati all'interno del futuro Geoparco delle Apuane.
Gli ultimi due mesi di vita dell'Ente, hanno registrato uno sforzo encomiabile della struttura tecnica e scientifica interna, nel definire il dossier e suoi allegati, prima della data ultima di consegna, stabilita al 1° dicembre p.v.
In questa attività si sono particolarmente impegnati, l'Ufficio di Staff del Direttore e l'U.O. "Ricerca e conservazione", sotto il coordinamento della dott.ssa Alessia Amorfini.

Il Direttore - Antonio Bartelletti - ha tenuto a sottolineare che l'obiettivo, non scontato, è stato raggiunto valorizzando le risorse umane e le competenze interne al Parco, anche grazie alle strumentazioni e agli archivi documentali acquisiti nel tempo. L'impegno è stato comunque sostenuto dall'incoraggiamento costante del Presidente Giuseppe Nardini e dalla fattiva collaborazione del dott. Giuseppe Ottria, nella sua duplice veste di amministratore del Parco e di ricercatore geologo del C.N.R.-Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa.
"L'occasione è utile - ha proseguito il Direttore - per porgere un doveroso ringraziamento a quegli enti e associazioni, che hanno voluto esprimere per scritto il loro consenso e sostegno a questa iniziativa". Primi fra tutti l'Assessore all'ambiente Bramerini e il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Monaci, nonché i Presidenti nazionali di Federparchi, Italia Nostra e quello regionale dell'U.O.E.I.
Tutta la documentazione è in viaggio alla volta di Digne les Bains, in Alta Provenza, dove ha sede la cellula di coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi.

La documentazione inviata è consultabile all'indirizzo internet:
www.apuanegeopark.it/apuanegeopark_generale_ita.html

Nella foto di Francesco Mantelli, scelta come immagine di copertina del dossier di candidatura, si intravedono due escursionisti lungo la cresta aerea di Bagola Bianca verso la cima del Pisanino (1947 m s.l.m.).


(27 novembre 2010)


A "Versilia Nostra" un grazie di cuore per l'attenzione al Geoparco
La candidatura delle Alpi Apuane presentata a Viareggio insieme a un audiovisivo di Stefano Pucci

Ieri pomeriggio, un pubblico numeroso ed interessato ha ascoltato le ragioni e le prospettive dell'adesione delle Apuane alla Rete europea e globale dei Geoparchi. L'incontro si è svolto all'Hotel Esplanade di Viareggio, su iniziativa dell'associazione "Versilia Nostra", che lo ha proposto all'interno di un ciclo di lezioni dal titolo "Storia e storie di Viareggio e della Versilia".
La dott.ssa Rossella Martina, nota giornalista de "La Nazione", ha introdotto l'argomento, per poi cedere la parola al Presidente del Parco, Giuseppe Nardini, affinché potesse spiegare l'interesse politico-istituzionale del territorio verso questo auspicabile riconoscimento internazionale. È stata poi la volta del Direttore del Parco, dott. Antonio Bartelletti, che ha trattato il valore della tutela e della promozione delle geodiversità, proprio nell'anno dedicato dall'ONU alla bioversità, in quanto momenti non disgiunti, ma uniti e complementari, della medesima strategia di difesa futura della Terra e della vita sul pianeta
 

La risposta alla domanda "Che cos'è un Geoparco?" è stata fornita dalla dott.ssa Alessia Amorfini (Responsabile del servizio "Ricerca e conservazione" dell'Ente Parco), all'interno di un articolato ed esaustivo intervento, che ha fatto puntuale riferimento agli scopi e alle inziative della Rete dei Geoparchi, sviluppata soprattutto in Europa e in Asia. Lo spazio assegnato all'Ente Parco, si è concluso con l'intervento del dott. Giuseppe Ottria, nella sua duplice veste di amministratore e pure di ricercatore del C.N.R.-I.G.G. di Pisa. I temi si sono qui maggiormente riferiti al patrimonio geologico delle Alpi Apuane, il cui territorio ha tutte le carte in regola per divenire il primo "geoparco europeo dell'Appennino settentrionale".
Nella parte finale dell'incontro, è stato proiettato in sala un suggestivo audiovisivo sulle Apuane, dal titolo "sensazioni ed emozioni", realizzato dal fotografo Stefano Pucci.
 

(22 ottobre 2010)


I risultati della trasferta di Lesvos
Breve resoconto con immagini della partecipazione al IX Convegno internazionale dei Geoparchi

Di ritorno dal viaggio nel mare Egeo è già tempo di riflessioni e di bilanci sui risultati ottenuti lungo la strada per l'adesione alla Rete europea e globale dei Geoparchi. Vivere di persona l'esperienza delle giornate di Convegno ed ascoltare in diretta le esperienze dei Geoparchi già riconosciuti, si è dimostrato esercizio oltre modo utile per diversi e concorrenti motivi. In primo luogo, il confronto con altre realtà ha permesso di stimare, in termini più corretti, il valore relativo del patrimonio geologico delle Alpi Apuane e, nel contempo, apprezzare il livello raggiunto dal nostro Parco nelle azioni concrete di conservazione naturalistica, di valorizzazione turistica e culturale, nonché di sviluppo di iniziative di didattica ed educazione ambientale.
Inoltre, l'esperienza ha indicato la necessità di tarare meglio i contenuti della bozza di dossier di candidatura,

ponendo un più forte accento sulla gestione dei beni geologici nel contesto del territorio e nei rapporti con le popolazioni residenti. Di contro, è sembrato opportuno operare una riduzione quantitativa dello spazio dedicato alla descrizione del patrimonio geologico delle Apuane, poiché parte necessaria ma non sufficiente al riconoscimento del Geoparco, come meritevole di aderire alla Rete europea e globale, sotto gli auspici dell'Unesco,

N.B.: il resoconto e le immagini dell'esperienza di Lesvos si trovano nel sito del Parco dedicato al patrimonio geologico delle Alpi Apuane - www.apuanegeopark.it - navigando nelle pagine web interne relative ai "convegni"


(12 ottobre 2010)


È ufficiale: le Apuane entrano tra gli aspiranti Geoparchi
La candidatura illustrata al IX congresso europeo sotto gli auspici dell'Unesco

L'isola di Lesvos, in Grecia, è in questi giorni luogo di convegno dei Geoparchi europei, per discutere sul tema "apprendere dal passato, per costruire un futuro sostenibile". Nutrita è pure la partecipazione di rappresentanti di analoghe istituzioni asiatiche e latino-americane.
In questo consesso prestigioso è stata annunciata l'imminente candidatura del Parco Regionale delle Alpi Apuane alla Rete mondiale ed europea dei Geoparchi.
L'intervento - proposto in lingua inglese dal dott. Giuseppe Ottria - in collaborazione con i responsabili tecnici del progetto, la dott.ssa Alessia Amorfini, dell'Ufficio Ricerca e conservazione, e del direttore dott. Antonio Bartelletti. Questo contributo anticipa e sintetizza le tematiche fondanti ed essenziali del dossier di candidatura, ormai prossimo alla sua definitiva stesura.
Il presidente Giuseppe Nardini - presente all'evento per sviluppare relazioni istituzionali - si è detto soddisfatto dell'accoglimento positivo di questa candidatura presso il mondo dei Geoparchi e ha poi espresso il suo più vivo compiacimento per il lavoro svolto. Si tratta comunque - ancora a giudizio di Nardini - di un buon punto di partenza, ma non ancora di un punto di arrivo.

nella foto: Giuseppe Ottria durante la presentazione

(2 ottobre 2010)


Volaschioite: il minerale scoperto a Vergemoli
Il patrimonio geologico delle Apuane si arricchisce di una nuova specie mineralogica

Un’importante scoperta mineralogica è stata confermata, nell’ultimo mese, dall’International Mineralogical Association (IMA), la maggiore istituzione scientifica nell’ambito della mineralogia. Si tratta di un nuovo minerale, mai rinvenuto prima d’ora in nessuna parte del pianeta, che è stato scoperto nella Cava del Ferro del Trimpello, presso Fornovolasco, in comune di Vergemoli.
Il tutto a conclusione di una ricerca quinquennale, effettuata da soci del Gruppo Mineralogico Paleontologico di Fornaci di Barga. I campioni sono stati studiati presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, a cura di Cristian Biagioni, Elena Bonaccorsi e Paolo Orlandi.
La specie mineralogica, contraddistinta dalla sigla provvisoria di IMA 2010-005, avrà probabilmente il nome definitivo di “Volaschioite”, in riferimento alla

località-tipo di rinvenimento, là dove, nel Medioevo, sorgeva l’hospitale di Volaschio, da cui l’attuale borgo di Fornovolasco. Nello stesso periodo storico, le miniere del Trimpello iniziavano l'estrazione del ferro.
La formula chimica del minerale è relativamente complessa: Fe4(SO4)O2(OH)6•2H2O; cristallizza nel sistema monoclino.
Con questo rinvenimento salgono a 19 i nuovi minerali scoperti nelle Alpi Apuane. L’eccezionalità del ritrovamento sta nel fatto che è il primo minerale che appartiene al versante interno della Garfagnana.

nella foto di Marco Barsanti: un ingresso di probabile età medievale delle miniere della Cava del Ferro del Trimpello (da www.mindat.org)


(12 agosto 2010)


Anche ad Equi Terme è di scena il Geoparco
Sostegno di Legambiente alla candidatura delle Alpi Apuane e al progetto ApuanGeolab

Sabato 5 giugno scorso, la "Carovana degli Appennini" ha offerto al Geoparco delle Apuane un'ulteriore spazio per un'illustrazione ed un dibattito pubblico. Legambiente ha scelto proprio l'Hotel delle Terme di Equi, in Lunigiana, per organizzare un convegno dedicato al tema "La geodiversità delle Alpi Apuane: un patrimonio mondiale da conservare e valorizzare".
La relazione introduttiva del direttore del Parco, Antonio Bartelletti, ha definito il percorso e gli obiettivi di fondo del tentativo in corso di aderire alla Rete europea e mondiale dei Geoparchi, sostenuta dall'Unesco. La parte conclusiva della relazione è stata riservata alla presentazione del progetto "ApuanGeolab", che troverà sede nei locali, recentemente ristrutturati, delle ex scuole elementari di Equi Terme, insieme al "Centro documentazione e accoglienza visitatori" della Lunigiana.

Tutti concordi gli interventi dei rappresentanti di enti ed istituzioni nel manifestare il proprio consenso all'iniziativa. Oltre il Presidente del Parco, Giuseppe Nardini, si sono così espressi il Sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, il Presidente del GAL Lunigiana, Nino Folegnani e il consigliere regionale, nonché presidente della Commissione consiliare "Agricoltura", Loris Rossetti.
Da segnalare il sostegno convinto al Geoparco delle Alpi Apuane, rappresentato da Legambiente attraverso le parole di Antonio Nicoletti e Matteo Tollini, nella loro veste, rispettivamente, di responsabili, nazionale e regionale, delle aree naturali protette per la stessa associazione ambientalista.
La tappa lunigianese della "Carovana degli Appennini" è proseguita con la visita guidata al complesso carsico-paleontologico delle Grotte di Equi Terme
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(13 giugno 2010)


Tanta gente all’esordio del Geoparco Unesco
L’area medicea di Seravezza ha tenuto a battesimo un percorso partecipato e condiviso con enti locali e comunità residenti

Una buonissima affluenza di pubblico ha preso parte alla tavola rotonda dal titolo “Verso il Geoparco delle Apuane”, in scena questa mattina a Seravezza, nelle Scuderie granducali di Palazzo Mediceo. Un’organizzazione accurata e i tempi giusti delle relazioni hanno accompagnato la presentazione pubblica delle diverse azioni programmate dall’Ente Parco per aderire alla Rete europea e mondiale dei Geoparchi, sostenuta dall’Unesco.
L’occasione è stata propizia per affrontare alcuni dubbi e preoccupazioni che negli ultimi giorni sono emersi intorno all’iniziativa, in modo talvolta strumentale. Soprattutto l’intervento del dott. Maurizio Burlando – coordinatore nazionale dei Geoparchi italiani – ha chiarito come l’adesione alla EGN (European Geoparks Network) non sovrappone un’altra istituzione a quelli esistenti e non determina ulteriori vincoli per un’area protetta come le Alpi Apuane.

Si tratta invece, di una certificazione di qualità che l’Ente Parco può raggiungere se sarà in grado di dimostrare e mantenere nel tempo, ad ogni verifica quadriennale, la capacità di gestire il proprio patrimonio geologico e di valorizzarlo soprattutto in chiave geoturistica
Inoltre, il Presidente Nardini e il Direttore Bartelletti hanno spiegato come le cave di marmo non rappresentino affatto una criticità per un Geoparco. Anzi, in un territorio come questo, dove la pianificazione e le autorizzazioni estrattive seguono già buone pratiche e la filosofia dello sviluppo sostenibile, i bacini marmiferi attivi potranno rappresentare un valore aggiunto ed un’opportunità di sviluppo per le conoscenze scientifiche e per la fruizione turistica.
Ad ogni modo, fattore dirimente di qualsiasi dubbio possibile è quel percorso partecipato e condiviso che la dott.ssa Amorfini (nella foto), a nome dell’Ente Parco, ha illustrato nel dettaglio tecnico, rispondendo così alla richiesta di coinvolgimento avanzata dai sindaci Neri (Seravezza) e Silicani (Stazzema) nei loro indirizzi di saluto. L’adesione alla Rete presuppone che enti locali e comunità residenti siano consapevoli e si facciano parte attiva rispetto a questo importante passo. Ecco perché altre occasioni di presentazione e soprattutto di informazione pubblica saranno costantemente rese note sul sito specifico dell’Ente Parco, all’indirizzo: www.apuanegeopark.it.
Iniziativa che non ha precedenti nella storia dei Geoparchi europei, è l’opportunità di consultare da alcuni giorni, sulle stesse pagine web, la bozza di dossier di candidatura, con la possibilità offerta a tutti di suggerire modifiche ed integrazioni.
La tavola rotonda ha riservato spazio anche ad altri interventi di necessaria informazione, per completare il quadro conoscitivo sull’argomento. Doveroso è risultato l’intervento di Giovagnoli e Bonci dell’ISPRA di Roma, a cui è stato affidato il compito di trattare il censimento e il repertorio nazionale dei Geositi, che sta alla base di qualsiasi validazione del valore geologico di un territorio candidato all’EGN. In conclusione, Ottria del CNR ha fornito un esempio concreto di possibile divulgazione di un geosito strutturale delle Apuane, tentando una prima semplificazione di tematiche complesse ma di indubbio interesse e di portata significativa per le Alpi Apuane.
Durante tutto lo svolgimento dell’iniziativa hanno prestato servizio di accoglienza gli studenti e i docenti dell’Istituto Alberghiero di Seravezza, che si sono occupati pure della preparazione del coffee break, distinguendosi per cortesia e capacità.


(10 aprile 2010)


"Che non sia soltanto un logo prestigioso"
Una riflessione di Vezzoni sul Geoparco delle Apuane

Domani mattina, presso le Scuderie granducali di Seravezza sarà presentato il volume che raccoglie gli atti del convegno di studi “La geodiversità delle Alpi Apuane” e tramite una tavola rotonda saranno trattati tutti gli elementi, i siti geologici di particolare rilevanza scientifica e unicità ma anche siti di interesse archeologico, ecologico, storico e culturale che sono presenti nel Parco delle Alpi Apuane e che hanno tutti i requisiti per divenire un Geoparco da annoverare ai geoparchi italiani ed entrare nel Geoparco Europeo. Per giungere a questo traguardo occorre anche una strategia di sviluppo sostenibile che abbia il supporto di un programma europeo idoneo a promuoverlo. Il riconoscimento a Geoparco delle Alpi Apuane sarebbe indubbiamente il salto qualitativo che permetterebbe al territorio delle Apuane di vedersi attribuita una significazione internazionale e di eccellenza, sinonimo di protezione ambientale e di sviluppo. È chiaro che il futuro Geoparco delle Alpi Apuane non potrà essere semplicemente un logo prestigioso per promuovere il territorio ma dovrà darsi tutta quella serie di comportamenti e strumenti di partecipazione alle scelte di sviluppo sostenibile che coinvolgano direttamente le popolazioni residenti, le attività economiche e industriali. Non si dovrà più costruire uno sviluppo a compatimenti stagni, dove la vita di un settore sovente si preleva riducendo la qualità della vita di un’altra parte, dove la scelta è ponderata come tornaconto di voti o peggio ancora confortata dal fatto che la capacità di reazione non esiste o può essere ridotta a miti consigli. Appare chiaro che se il futuro Geoparco delle Alpi Apuane volesse attenersi al comportamento tenuto con la riperimetrazione e delocalizzazione estrattiva della Pietra del Cardoso senza ascoltare le comunità residenti e le problematiche che la scelta ha determinato, significherebbe in sostanza tradire la filosofia del Geoparco e volersi avvalere unicamente di un distintivo a se stante. Insomma continuare ad imbiancare la facciata senza curarsi del disdoro che c’è dentro la casa, forti del fatto che all’interno c’è il padrone che comanda sempre, nonostante gli inquilini paghino per quella giusta e legittima libertà che con il contratto d’affitto, le elezioni, è loro riconosciuta. Se davvero il fine è di giungere al Geoparco, servirà allora lasciare da parte tutti quei comportamenti prevaricatori che permettono oggi di fare scelte senza nemmeno ascoltare le esigenze dei cittadini. Basta con le parole svuotate dalla concreta rispondenza. La politica è certamente deputata a fare le scelte di sintesi, ciò non è messo assolutamente in discussione, ma deve avere l’umiltà almeno di ascoltare. Inoltre la scelta non potrà mai andare contro i concetti che sono a fondamento del Geoparco. Questa significazione di sviluppo etico-ambientale del territorio, per non essere avversata, dovrà evitare di introdurre vincoli ancora più cogenti di quelli che già ci sono. Tutti i soggetti che vivono e producono nel territorio di un Geoparco dovranno sentirsi partecipi e attori di risoluzione delle problematiche. Occorre costruire una condivisione di sviluppo che non ponga l’uno contro l’altro, che il termine sostenibile non possa essere tirato a vantaggio di questa o quella fazione politica chiamata ad amministrare le comunità ricadenti nel territorio. Il Geoparco delle Apuane deve essere avvertito come un cambio di passo in cui i molteplici interessi possano essere coniugati senza gli strappi che l’odierna politica ritiene. Per entrare nella rete EGN (European Geoparks Network ), attraverso l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la struttura che sostiene i geoparchi italiani e mette a disposizione dei soggetti che vogliono aderire alla rete europea le professionalità di cui dispone per predisporre il dossier di candidatura da presentare all’EGM. Domani mattina, a Seravezza, tramite la tavola rotonda promossa dal Parco, si potranno avere maggiori particolari sul percorso che vuole condurre alla classificazione del territorio delle Alpi Apuane in Geoparco.
Alle 9,30 il presidente del Parco Giuseppe Nardini e i sindaci di Seravezza e Stazzema, Ettore Neri e Michele Silicani, porgeranno i saluti agli ospiti presenti e al pubblico e tracceranno i primi indirizzi che poi saranno approfonditi durante la Tavola Rotonda sul Geoparco delle Alpi Apuane. Alle 10 interverrà il direttore del Parco, Antonio Bartelletti, che tratterà il tema: “Dai Geositi al Geoparco-quando gli atti di un convegno indicano una linea strategica”. Seguirà l’intervento del coordinatore dei geoparchi italiani, Maurizio Burlando, che affronterà la tematica “Cos'è un Geoparco...la rete europea e mondiale dell’Unesco”. Poi sarà la volta dell’intervento della geologa Alessia Amorfini, responsabile “Ricerca e conservazione” dell’Ente Parco, che presenterà la tematica “Apuane Geopark: Il dossier di candidatura e le azioni collegate”.
Dopo quest’intervento ci sarà una pausa per un Coffee break. La tavola rotonda riprenderà con gli interventi di Luciano Bonci e Cristina Giovagnoli, dell’ISPRA, che presenteranno “Il censimento e il repertorio nazionale dei geositi”. Chiuderà la tavola rotonda Giuseppe Ottria, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, con la relazione “Le Alpi Apuane come campo possibile della ricerca e della divulgazione scientifica”. Ai presenti alla tavola rotonda sarà consegnata una copia gratuita del volume “Le geodiversità delle Alpi Apuane”.

Giuseppe Vezzoni

(9 aprile 2010)


L'Ente Parco per il riconoscimento dell'Unesco
Formale approvazione dell'iter di candidatura delle Apuane alla rete dei Geoparchi europei e mondiali

Da quasi dieci anni l'Ente Parco ha concretizzato numerose iniziative di valorizzazione del proprio patrimonio geologico, nella prospettiva di poter essere riconosciuto in sede Unesco tra i Geoparchi europei e mondiali. Nonostante gli sforzi compiuti e gli obiettivi raggiunti, nessun atto formale aveva mai sancito questa strategia, comunque sempre perseguita nei fatti. Mancava dunque una deliberazione ufficiale che riconoscesse quanto già ampiamente presente in diverse pubblicazioni e dichiarazioni pubbliche.
Ci ha pensato il Consiglio direttivo che, nella seduto di giovedì scorso, ha tracciato la linea per la presentazione dei documenti di candidatura, sostenendo dunque il tentativo di raggiungere un riconoscimento internazionale, con valore assoluto di certificazione di qualità.

(4 aprile 2010)


Verso il Geoparco delle Apuane
Sabato 10 aprile a Seravezza: una tavola rotonda per l’adesione alla rete europea e mondiale dell’Unesco

Definito il programma della prima iniziativa del Venticinquennale a sostegno della candidatura del Parco delle Alpi Apuane alla European and Global Geoparks Network. Il tutto prende corpo dalla presentazione pubblica e dalla distribuzione gratuita ai partecipanti (per la sola occasione del 10 aprile) degli atti del convegno “la geodiversità delle Alpi Apuane”. Il volume completamente a colori ed edito da Pacini di Pisa, raccoglie importanti contributi scientifici e divulgativi, che intendono documentare l’incredibile varietà e valore del patrimonio geologico del territorio apuano proposto come Geoparco.
Il programma della giornata, dalle ore 9.30 in poi, prevede gli indirizzi di saluto del Presidente del Parco, Giuseppe Nardini, del Presidente della Comunità del Parco, Michele Silicani, nonché del Sindaco di Seravezza, Ettore Neri. Al Direttore, Antonio Bartelletti, è affidato il compito di presentare gli atti del convegno sulla geodiversità, mentre la Responsabile della conservazione del Parco, Alessia Amorfini, è chiamata ad illustrare le azioni intraprese e quelle da intraprendere per redigere e consegnare il dossier di candidatura.
Alla tavola rotonda parteciperanno anche esperti esterni per arricchire di contributi e meglio informare sul valore e sul significato di questo riconoscimento internazionale. Maurizio Burlando, coordinatore nazionale dei Geoparchi, spiegherà il funzionamento e le opportunità promozionali offerte dalla rete europea e mondiale. A seguire, Luciano Bonci e Maria Cristina Giovagnoli dell’ISPRA, avranno modo di approfondire le conoscenze sul censimento e sul repertorio nazionale dei geositi, che costituiscono strumenti fondamentali per valutare e proteggere la geodiversità italiana.
A Giuseppe Ottria, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, è affidato l’intervento di chiusura sulle Alpi Apuane come possibile straordinario campo d’indagine e di divulgazione scientifica, nello specifico della geologia.

(27 marzo 2010)


Le Apuane pronte per il Geopark
A Montagne di Trento illustrato il progetto di candidatura alla rete europea e mondiale dell'Unesco

Due giorni di full immersion, in una cornice di neve e silenzio, per far apprezzare il significato e l'importanza geologica delle Alpi Apuane. Il tutto nel nuovissimo Centro di educazione ambientale di Villa Santi di Montagne di Trento, nel cuore dell'Adamello-Brenta.
La delegazione dell'Ente Parco ha così avuto modo di definire la propria road map di avvicinamento alla presentazione del dossier di candidatura. L'evento clou si realizzerà tra il primo ottobre e il 31 dicembre di quest'anno, in cui - tra l'altro - si celebra il Venticinquennale del Parco, non a caso dedicato al "Valore della Terra".
Durante il Workshop, il direttore Antonio Bartelletti (nella foto) ha illustrato i caratteri del paesaggio fisico e i principali geositi delle Apuane, alla presenza del coordinatore europeo Nickolas Zourus. L'interrogativo su quale territorio proporre come Geopark ha animato il dibattito dei rappresentanti italiani della rete, che hanno tutti confermato l'importanza di promuovere l'intera porzione apuana di competenza dell'Ente Parco, area contigua compresa.
Della delegazione "apuana" hanno fatto parte anche il delegato Franco Pucci e il responsabile del settore "Ricerca e conservazione", dott.ssa Alessia Amorfini.

(20 febbraio 2010)


Presentata la "precandidatura" del Parco delle Apuane
alla rete dei Geoparchi dell'Unesco

Ad Arenzano di Genova manifestata l'intenzione di aderire alla rete europea


Martedì 3 febbraio u.s., ad Arenzano di Genova, presso la sede del Parco Regionale del Beigua, si è tenuto il 1° Workshop dei Geoparchi di Italia, sul tema "Conservazione del patrimonio geologico e promozione del geoturismo: nuove prospettive di collaborazione". L'occasione è stata colta per fare il punto sulle esperienze dei territori italiani che fanno già parte della rete. Nella sezione pomeridiana del Workshop - alla presenza del prof. Nickolas Zouros coordinatore dell'European Geoparks Network - è stata manifestata l'intenzione di avanzare la candidatura del Parco delle Alpi Apuane in sede Unesco. Le motivazioni di questa pre-richiesta sono state illustrate dal Direttore del Parco, Antonio Bartelletti, con una presentazione in power point (qui in basso visionabile), elaborata in collaborazione con la dott.ssa Alessia Amorfini.

(7 febbraio 2009)

 

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