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41° Meeting del Comitato di Coordinamento dell'EGN

Bleiburg/Pliberk, Karawanken (Austria), 19 - 23 Marzo 2018

 

 

     

 

 FOTOCRONACA  

 

 

 


 

Lunedì 19.03.2018

Giorno di trasferimento dalle Apuane al Geoparco Unesco di Karavanke/Karawanken, geoparco transfrontaliero Austriaco/Sloveno. Il meeting si svolgerà nel paese di Bleuiburg/Pliberk in Carinzia (Austria). La storica doppia denominazione austriaco/slovena è stata negli anni 2005-2007 fortemente contestata dai nazionalisti austriaci di lingua tedesca. La controversia si è conclusa con la dichiarazione dell’Alta Corte Costituzionale Austriaca che ha sancito la correttezza della denominazione bilingue Bleuiburg/Pliberk. Attualmente circa il 30% dei 4000 abitanti del territorio comunale sono di origine slovena.

 
 

Lunedì 19.03.2018

All’arrivo, rapida visita del piccolo centro del paese. La prima tappa è presso la Kulturni Dom dove si svolgerà il 41° Meeting del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network.

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Lunedì 19.03.2018

Nella hall della Kulturni Dom è stato allestita una rassegna fotografica di tutti i geoparchi europei. La sala è vuota…i lavori inizieranno da domani con la riunione dell’Advisory Committee.

 


 

Lunedì 19.03.2018

Dopo una breve ricerca, la nostra Alessia individua una delle immagini rappresentanti il Geoparco delle Alpi Apuane e non trattiene un sorriso di soddisfazione.

 


 

Lunedì 19.03.2018

Il freddo (temperature di circa -2° C) permette solo una breve passeggiata per una visita esterna. Veduta della facciata della chiesa principale con, sullo sfondo, il castello di Bleiburg/Pliberk. La parola Bleuiburg significa “castello di piombo” a sancire il legame di questa città con le attività minerarie legate proprio all’estrazione del piombio dalle vicine montagne.

 


 

Lunedì 19.03.2018

Nel centro del paese una statua nella via principale. Bleuiburg/Pliberk è molto attiva dal punto di vista artistico ospitando numerosi eventi ed essendo sede del museo dedicato al pittore austriaco Werner Berg (1904-1981) che ha dedicato le sue opere al paesaggio e gli abitanti della Carinzia. Oggi la sua opera rappresenta una documentazione unica lasciata in eredità a questa regione al confine austriaco-sloveno.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

Iniziano i lavori del 41° meeting del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network. La sala conferenze della Kulturni Dom di Bleuiburg/Pliberk è gremita dai delegati rappresentanti dei 71 geoparchi UNESCO provenienti da 23 paesi. Al tavolo (da destra a sinistra) i conosciuti Patrick McKeaver, Kristin Rangnes, Nickolas Zouros, Guy Martini and Suzana Fajmut-Štrucl, che ha salutato i partecipanti a nome del geoparco ospitante Karavanke/Karawanken UNESCO Global Geopark

 

 


 

Mercoledì 21.03.2018

Nel tavolo in primo piano parte della delegazione italiana dove si possono riconoscere due con la doppia A iniziale: Alessia Amorfini (Apuan Alps) e Aniello Aloia (Cilento–Vallo di Diano) che nell’ambito del network sono rispettivamente membro eletto dell’Advisory Committee e coordinatore del Comitato italiano.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

Tra le comunicazioni della mattina, un momento importante per l’Italia è stato quello relativo alla prossima conferenza internazionale UNESCO Global Geoparks che si svolgerà in Italia, ospitata dal Geoparco Adamello Brenta (Madonna di Campiglio, 8-14 settembre 2018) con il titolo “Geoparchi e sviluppo sostenibile”. Violet Masè illustra l’organizzazione delle sessioni scientifiche e degli eventi collaterali della manifestazione che coinvolgerà fattivamente anche tutti gli altri geoparchi italiani.


 

 


 

Mercoledì 21.03.2018

A seguire ancora una proposta da parte di un geoparco italiano. Tullio Bagnati presenta la candidatura del Geoparco Sesia –Val Grande per ospitare il 43° meeting dell’European Geoparks Network nel 2021.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

Il meeting vive un momento “storico” quando il Comitato tributa a Nickolas Zouros, al termine del suo mandato, una “standing ovation” per lo straordinario lavoro svolto per 18 anni come coordinatore dell’European Geoparks Network.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

Dopo il tributo a Nickolas Zouros, inizia la procedura per le elezioni del nuovo coordinatore e vice-coordinatore. Il primo a presentare la propria candidatura è Kristin Ragnes del Gea Norvegica UNESCO Global Geopark, vice-coordinatore in scadenza.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

La seconda e ultima candidatura come nuovo coordinatore è quella di Chris Woodley-Stewart del North Pennines UNESCO Global Geopark (Gran Bretagna) che vorrebbe un cambio di strategia indirizzata maggiormente verso la gestione delle attività piuttosto che all’acquisizione di nuovi membri della rete dei geoparchi europei.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

L’unica candidatura come vice-coordinatore è quella di Babbis Fassoulas del Psiloritis UNESCO Global Geopark (Creta, Grecia). Dopo una breve presentazione personale, Babbis illustra le attività del gruppo di lavoro nell’ambito dell’European Geoparks Network su pericolosità e rischi geologici cui partecipa attivamente il Geoparco Alpi Apuane.

 


 

Mercoledì 21.03.2018

I risultati delle votazioni sono stati i seguenti: voti validi 104, Kristin Ragnes 61 voti, Chris Woodley-Stewart 43 voti. Viene quindi eletta come nuovo coordinatore del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network Kristin Ragnes. Nella foto Kristin al suo primo intervento dopo la proclamazione.

 

 


 

Giovedì 22.03.2018

Il secondo giorno del 41° meeting del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network è dedicato alla sessione aperta al pubblico su “Turismo sostenibile ed identità regionale in territori transfrontalieri” che comprende una conferenza stampa ed una “Geofiera” dei geoparchi europei allestita nella palestra della Kulturni Dom di Bleiburg/Pliberk.


 

 


 

Giovedì 22.03.2018

Allo stand della fiera riservato ai geoparchi italiani una sorridente Violet Masè prepara un delizioso assaggio di speck proveniente dal Geoparco Adamello Brenta. Alle sue spalle i banner dei geoparchi italiani hanno reso lo stand italiano, nel suo complesso, uno dei più attraenti stand della Geofiera di Bleiburg/Pliberk.

 

 


 

Giovedì 22.03.2018

Favoriti dalla maggior vicinanza a Bleiburg/Pliberk, i geoparchi austriaci hanno fatto le cose in grande allestendo uno stand nettamente sbilanciato a favore dei prodotti alimentari: salumi, formaggi e schnaps!

 


 

Giovedì 22.03.2018

Davanti allo stand italiano per una foto ricordo i ragazzi premiati come vincitori del concorso indetto dal Karavanke/Karawanken UNESCO Global Geopark sui valori dell’identità culturale in territori transfrontalieri.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Giorno dedicato alla visita del Geoparco Karavanke/Karawanken. L’escursione inizia dal centro informativo del geoparco chiamato “Mondo di Geologia” nel paese austriaco di Bad Eisenkappel/Zelezca Kapla dopo un trasferimento di circa mezz’ora (circa 25 km) da Bleuiburg/Pliberk. Antonia Weissenbacher illustra i contenuti del centro informativo indirizzati alla geologia ed all’offerta turistica del geoparco. Si inizia con il fiore all’occhiello del centro “Mondo di Geologia”, il tavolo interattivo Geopuls che rappresenta una carta geologica dell’area del geoparco di Karavanke/Karawanken sul quale attraverso una penna/telecamera è possibile navigare attraverso le caratteristiche della regione, da quelle geologiche a quelle culturali e gastronomiche, a diversi livelli di approfondimento.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Antonia mostra altri contenuti del tavolo Geopuls. In questo caso sono quelli di tipo archeologico riguardanti di un luogo simbolo del Geoparco Karavanke/Karawanken, la montagna di Hemmaberg/St. Hema importante meta di pellegrinaggio cristiano in Europa Centrale dal 400 al 600 D.C.


 

 


 

Venerdì 23.03.2018

In un’altra sala del centro informativo “Mondo di Geologia”, Sophie Justice dello Chablais Geopark “gioca” con un pannello interattivo dove è possibile viaggiare nel passato (e nel futuro!) con il processo geologico della tettonica a placche.


 

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il tavolo Geopuls è veramente un must!...Anche a visita ormai terminata Manfred Kupetz proviente da un altro geoparco europeo transfrontaliero il Geoparco Muskauer Faltenbogen / Łuk Mużakowa (Germania e Polonia) continua a prendere appunti sul funzionamento delle connessioni interattive tra carta geologica e contenuti informativi.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Seconda tappa dell’escursione sono le Grotte di Obir dette delle “rocce gocciolanti”. L’ingresso turistico delle grotte, a circa 1000 m s.l.m., è sommerso dalla neve! Lo staff del Geoparco Karavanke/Karawanken ha provveduto alla pulizia dei circa 5 km della strada di accesso alla grotta/miniera per questa apertura straordinaria in occasione dell’escursione del meeting del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Le grotte di Obir sono state scoperte nel 1870 durante l’esplorazione in una miniera attiva di piombo e zinco e sfruttate turisticamente solo a partire dal 1991 dopo la cessazione dell’attività mineraria. Le grotte si sono formate all’interno dei calcari dolomitici del Triassico medio ed una loro caratteristica è la molto evidente interazione delle concrezioni calcaree con le strutture geologiche, cioè faglie lungo le quali si concentra la circolazione delle acque. Nella foto, una struttura di questo tipo è visibile nella volta al di sopra della scala in acciaio.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Le grotte di Obir sono molto ricche di stalattiti e stalagmiti, spesso ancora attive. In alcuni tratti, come nella foto, vi è un vero e proprio affollamento di concrezioni calcaree.

 


 

Venerdì 23.03.2018

L’uscita delle grotte è in mezzo ad un’abetaia. Il ritorno alla strada è lungo un sentiero nella neve. E’ stata un’esperienza straordinaria e assolutamente nuova per il Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network: è la prima volta che l’escursione del meeting si svolge nella neve. Il Geoparco Karavanke/Karawanken verrà ricordato anche per questo!

 

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il panorama è reso ancora più suggestivo dalla presenza della neve. Sullo sfondo il picco più elevato del Geoparco Karavanke/Karawanken, il monte Hochobir (2139 m s.l.m.)

 


 

Venerdì 23.03.2018

Dopo il trasferimento di circa 45 minuti e l’attraversamento della frontiera con la Slovena, si giunge alla miniera di Mežica terza ed ultima tappa dell’escursione. Nel centro visita della miniera Alessia Amorfini allo studio del pannello informativo dei geositi del Geoparco Karavanke/Karawanken…la prova più difficile è stare in equilibrio su una poltrona “alla Fantozzi/Fracchia”

 


 

Venerdì 23.03.2018

Dopo aver indossato impermeabili ed elmetti, foto di rito di fronte ai vagoncini che porteranno il gruppo all’interno della miniera per l’estrazione di zinco e piombo inaugurata nel 1665 ed attiva fino agli anni ’90 da quando è stata trasformata in sito geologico fruibile turisticamente. Al centro Suzana Fajmut-Štrucl, geologa e direttore della società che gestisce il geosito.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il viaggio nei piccoli vagoni della miniera, completamente al buio e in un frastuono assordante, è un’esperienza unica ed in qualche modo traumatizzante. Dopo 15 minuti per percorrere una distanza di circa 3 km ci troviamo nel cuore della montagna di Veliki Vrh costituita dai calcari dolomitici del Triassico medio e superiore ad una profondità di 600 m dalla superficie.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Nell’ampio salone della miniera una volta adibito a mensa per i minatori inizia la visita guidata con un inquadramento storico dello sfruttamento minerario iniziato già in epoca Romana e che ha fortemente influenzato lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni di questa regione tra Slovenia ed Austria.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il gruppo scende lungo il percorso turistico illuminato in diversi livelli della miniera. In totale i livelli sono 20, i più profondi attualmente completamente sotto il livello della falda acquifera.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Anche nella miniera di Mežica le rocce sono frequentemente tagliate da strutture di faglia. Alessia Amorfini mentre “accarezza” una superficie di faglia dove è visibile lo scorrimento relativo tra due blocchi di roccia.

 


 

Venerdì 23.03.2018

In un tratto più buio di una galleria della miniera, è ancora Manfred Kupetz che illumina un’altra faglia che taglia i calcari dolomitici, la cui superficie è caratterizzata da spalmature minerali di ferro e manganese.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il gruppo continua la visita lungo le gallerie della miniera di Mežica. In prima fila una sorridente Lorraine Chenot del Geoparco Monts d’Ardèche (Francia) e un più preoccupato Aniello Aloia del Geoparco Cilento-Vallo di Diano. Nelle retrovie si riconoscono Tony Ramsay del Geoparco Fforest Fawr (Galles) e Alessia Amorfini.

 


 

Venerdì 23.03.2018

Il 41° meeting del Comitato di Coordinamento dell’European Geoparks Network è terminato. Un’ultima immagine del paese di Bleiburg/Pliberk, dominato dal suo il “castello di piombo”, che ha salutato amichevolmente i rappresentanti dei geoparchi europei.

 

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